Il rapporto tra Carlo III e il principe William sembra deteriorarsi: gelo a Balmoral, visioni diverse sulla monarchia e comunicazioni.
Il ritorno a Londra del principe Harry ha riacceso i riflettori sulla famiglia reale britannica, ma secondo quanto riportato da fonti affidabili, un’altra crepa si sarebbe aperta all’interno della monarchia. Il rapporto tra Carlo III e il principe William, un tempo saldo e collaborativo, si sarebbe trasformato in una relazione “tesa, difficile e formale”.

Relazione incrinata: tra Re e Principe cala il gelo
Stando a quanto riferito da insider citati da The Daily Beast e confermati da altri tabloid come News.com.au, i due non avrebbero trascorso tempo insieme in privato durante l’estate a Balmoral. Anzi, la maggior parte delle comunicazioni tra Carlo e William sarebbe oggi filtrata dai rispettivi segretari privati. Un cambio radicale rispetto al passato, quando padre e figlio avevano formato un fronte comune contro le polemiche seguite alla Megxit.
La distanza non sarebbe solo fisica, ma anche strategica: Carlo III avrebbe mostrato un’apertura verso un possibile dialogo con Harry, mentre William resta fermamente contrario a ogni forma di riconciliazione.
Visioni opposte sulla monarchia: modernità vs tradizione
Alla base del raffreddamento dei rapporti ci sarebbe una frattura più profonda: due visioni diverse del futuro della monarchia britannica. Secondo quanto riportato da Cosmopolitan e The Daily Beast, Carlo III preferisce una gestione monarchica tradizionale, ancorata al protocollo e al senso del dovere. William, invece, immagina una corona più moderna, snella e vicina alla società civile.
Come riportato da ilgiornale.it, alcuni episodi hanno alimentato la tensione. Si dice che William non volesse partecipare al funerale del Papa per una concomitante partita della sua squadra del cuore; una decisione che avrebbe richiesto l’intervento diretto del Re. Inoltre, William e Kate avrebbero preferito inviare solo un messaggio social in occasione dell’80° anniversario del VJ Day, nonostante il desiderio del sovrano di una loro presenza ufficiale.
Queste divergenze non indicano un’imminente rottura pubblica, ma testimoniano un raffreddamento lento e profondo. Non ci sono stati litigi, ma piuttosto un silenzio carico di significati, che mette in luce due concezioni distanti di monarchia: quella ieratica e istituzionale di Carlo, e quella comunicativa e moderna di William.